..vino vinello che fai perdere il cervello!
ahh briccone,
subito in prigione,
e per finire la tua condanna,
passerai giù da questa canna!!..
Avevo visto un uomo un po' brillo che recitava questa filastrocca, era lunga ma ricordo solo queste poche parole.
Nel dire.. questa canna, buttò il bicchiere di vino in bocca
e lo bevve d'un fiato ...
Ero bambina ma certe scene restano impresse nella memoria.
Per stare in tema,
metto questa foto
che penso risalga
negli anni 1930 .
Il mio nonno Tita,
che già parlai di lui poco tempo fa, tiene
in mano il bicchiere
e suo cognato gli sta versando del vino
mentre suo padre (mio bisnonno ) seduto sull'erba
sta osservando....
Il nonno Tita era elettricista ma nelle ore libere
lavorava nel campo della parrocchia.
Coltivava ulivi e vigne, poi non mancavano
ciliegi, pere, granoturco, insalata ed altre verdure.
Sapeva fare un buonissimo vino. A questo proposito
ricordo con quanta allegria insieme a mio fratello e cugini,
abbiamo pigiato l'uva con i nostri piccoli piedi.
Tra i miei ricordi, se chiudo gli occhi, mi sembra ancora
di vedere il mio papà e i miei zii che osservavano il nonno
mentre dalla botte apriva lentamente un piccolo rubinetto
e faceva colare nel bicchiere un po' del nuovo vino
Poi lo guardava in controluce per ammirarne il colore e la
limpidezza .
Ricordo che noi bambini stavamo incantati ad osservare
la scena.
Allora il nonno ci diede da assaggiare un po' di vino dicendo
"" tò bevì un gosso de sto vin chel ve fa sangue"..
( tò bevete un goccio di vino che vi fa sangue)!!!
Era buono e dolce, come dolci sono questi ricordi e questi
bei grappoli di uva delle foto. Peccato che l'estate di
quest'anno sia stata turbolenta e non abbia
favorito le coltivazioni di frutta e verdura.
Amici tutti, vi mando un telematico abbraccio e vi ringrazio tanto, la
vostra presenza mi rallegra. Bruna .
ciaooooociaoooooociaooooooo