24 marzo 2009

Buoi e Vitelli


Cari amici Blogger, vorrei raccontarvi un aneddoto di quando ero piccola. Forse vi farò sorridere...
 
Abitavo in un paesino ai piedi di una collina. La mia casa faceva parte di un grande caseggiato che nel 16oo era stato un convento di monaci. Con il passare degli anni, e qualche secolo, questo grande caseggiato  fu ristrutturato e furono creati degli appartamenti par molte famiglie. Nel centro di queste case, c'era un grande cortile dove noi bambini potevamo giocare. Da un lato del caseggiato, abitavano dei contadini che possedevano alcuni animali, -buoi e mucche. Quando i contadini tornavano dai lavori dei campi, dopo aver riposto il carro con gli attrezzi e verdure o fieno nel fienile, conducevano i buoi ad abbeverarli in una fontanina di buona acqua sorgiva, situata sulla strada all'esterno del caseggiato.  I buoi camminavano pesantemente, a testa bassa. Mi facevano pena perché mi sembravano molto tristi.
Quando capitava che nascevano dei vitelli, per noi bambini era una festa. Queste bestiole venivano lasciate libere di giocare. Correvano, si saltavano in groppa e facevano mille acrobazie.
Noi bambini ci sedevamo sui gradini tra un piano e l'altro della casa, davanti ad una grande finestra, e ridevamo come matti godendoci lo spettacolo..
Un giorno chiesi a mio padre perchè i buoi non erano simpatici come i vitelli. :Cara, rispose mio padre, i buoi sono stanchi per aver lavorato nei campi, non hanno né voglia, né fiato per saltare, mentre i vitelli hanno in corpo il brio della gioventù!!:    Ricordo che quella considerazione mi impressionò. Cominciai ad osservare gli adulti. Quando vedevo una persona con lo sguardo spento o che la sentivo pessimista, pensavo  :Ecco, quello è un bue!!! : Se vedevo qualche persona grande che aveva voglia di ridere, anche se aveva lavorato, ero contenta, perchè pensavo che dentro di sé aveva ancora il brio della gioventù, come i vitelli ! 
            Cari amici sono strana? vi prego, non consideratemi pazza!  hahaha 
Con il passare degli anni, la vita mi ha donato tante gioie ma anche periodi difficili e dolorosi. A volte credevo di non farcela. Ricordo che un momento mi son analizzata ed ho pensato che era arrivato il mio turno.; Ero diventata "un bue", non averi mai creduto che fosse possibile!!!!Dove'era finita la mia gaiezza??? Come avevo potuto cambiare così???   
 Ora quei periodi dolorosi sono passati, pur sentendo il vuoto e la nostalgia delle persone, tanto care, che non ci sono più. 
Ho ripreso a correre, saltare, cantare e scherzare (naturalmente alla mia età le forze non mi permettono di fare tutto, ma con la fantasia non ci sono limiti!).. So ancora gioire per cose semplici, mi commuovo ancora davanti ai fiorellini di prato. So ancora ridere con le amiche anche per delle scemate.So fare la pagliaccia per far ridere i miei adorati nipoti.....
 
Evviva Evviva, non sono "un bue" !!!!!!!!!hahahahahahah ciaoooooooooooooooo amici.

Timidamente mi presento