Al nascer del dì di festa
si odono din - don di campane
nei sereni luoghi agresti,
E' fermento di preghiera.
Lascia sola la campagna
il contadino, per lodi al Dio,
dell'abbondanza di spighe.
Il pescatore
ormeggia la sua barca
che miracolo ebbe
d'esser feconda
e china il capo a colui
che seppe pascere
di mare moltitudine .
E' quiete tutt'intorno
al sbocciar del sole
e timide fanciulle
dal velato capo
in cuor recan
speranze d'amore
offrono in versi
a quella del cielo madre
Il vecchio canuto
snocciola rosari
per chi di vita nasce
e chi in morte spera
E' noi, che i versi
declamiamo
a testa bassa
preghiamo.
...da web...
Auguri per una domenica lieta e gioiosa a tutte le persone sole e tristi.
a tutti gli amici blogger che passeranno a salutarmi e pure a quelli che per vari motivi non passeranno, arrivi il mio ciaooooooooooooooooo
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